La mia vita- Vladimir:Kostavic

Nome RPG: Vladimir Kostavic
Professione di copertura: Trafficante d'armi e contrabbandiere.
Età: 23
altezza: 1.87.
peso: 72Kg.


Biografia:
Un giorno, precisamente il 25 gennaio del 1917, a Palermo la famiglia Kostavic, di origine russa, diede vita ad un nuovo figlio, Vladimir Kostavic che sarei io, i miei fratelli maggiori (ormai abbastanza grandi) andarono a vivere a Chicago dove trovarono benessere e ricchezza. All'età di 6 anni i miei genitori vollero mandarmi in una scuola fuori da Palermo allora decisero di mandarmi alla scuola elementare di Trapani ''Villaggio Azzurro'' dove mi feci nuovi amici, che conoscendo bene il mio carattere mi soprannominarono ''Il Camorra''. Ancora bambino all'età di 7 anni, era l'8 febbraio 1919, un giorno come gli altri, ritornai a casa da scuola e trovai i corpi dei miei genitori distesi in immense pozzanghere di sangue, spaventatissimo aprì la porta d'ingresso e corsi subito dalla polizia, gli spiegai tutto, essa andò a controllare casa mia, ma la polizia non trovò i corpi defunti dei miei genitori ed era tutto pulito, come se nessuno entrò mai in quella casa. La polizia non volle credermi e io da quel momento capì che non bisogna fidarsi di loro. Io orfano non sapevo come sopravvivere e incominciai a fare elemosina, accettavo qualsiasi tipo di cibo o soldi per comprarmi il necessario, ma nessuno voleva aiutarmi. Un giorno incontrai un gruppo di ragazzi che era una banda di ladruncoli formata da 4 ragazzini (Brian Savoia, Salvo Smith, Francesco Terrabella ed infine il più grande Silver Abati) anch'essi orfani, loro mi invitarono e mi accolsero nella loro banda e incominciammo a rubacchiare qua e la per sopravvivere. Ma dopo tanto tempo, avevo circa 10 anni, incominciammo a rubare qualcosa con più valore (come soldi e gioielli preziosi), continuammo in questo modo per lungo tempo e il tutto riusciva bene, anzi benissimo. Dopo poco tempo divenni capo della banda e gli diedi un nome, la chiamai '' I Soprani''. giunto a 18 anni, già un po più grandicello, pensai ai miei bei momenti trascorsi con mia madre e mio padre, uscì una lacrima dall'occhio e incominciò a scivolare giù per la guancia fino a cadere e toccare terra. Allora pensando al passato volevo capire chi era stato ad uccidere i miei genitori e vendicarmi, allora io e i Soprani decidemmo di rapinare una banca per poter comprare armi e tutto il necessario per l'avvio della ''missione''. Abbiamo studiato molto e programmato tutto;
Era il 30 ottobre del 1928, e ci preparammo per rapinare la banca, scoccata la mezzanotte incominciò il giorno 31 ottobre (il giorno di halloween), scassinammo la porta della banca ed entrammo, Brian (esperto in tecnologia) mise fuori uso le telecamere di sicurezza e noi avanzammo fino alla cassaforte, per fortuna non c'era nessun sistema di allarme o cose del genere, lentamente scassinammo la cassaforte e vidimo tantissimi soldi, eravamo pieni di gioia, ma tutto ad un tratto sentimmo aprire la porta d'ingresso della banca e vidimo un ombra che di sicuro indossava un berretto, Silver capì subito che era la polizia e ci avvisò, prendemmo tutti i soldi e uscimmo velocemente e con cautela dalla porta di sicurezza situata vicino la cassaforte, la polizia ci aveva sentito e incominciò a rincorrerci, noi mascherati salimmo in un auto qualsiasi (fortunatamente aperta) e incominciammo a correre a tutta velocità, riuscimmo a seminare la polizia ma eravamo ricercati in tutta sicilia. Ma se non fuggivamo, eravamo fritti, allora decisi di cercare qualche indizio e andai subito alla mia vecchia e cara casa per l'ultima volta e trovai un biglietto con scritto << Noi siamo l'inizio e la fine, noi siamo la MAFIA, abbiamo ucciso la madre e il padre Malesi e adesso sono al cimitero dove puoi andare a trovarli>> poi sotto c'erano scritti dei nomi (Alim Aran, Agap Amoc, Adam Anisim.) e parole a caso ma che forse potevano servire molto, c'era scritto << Bar... +...пиво, вино ... есть все... (che sta a significare ''birra, vino... c'è di tutto'' in russo)... siamo molto vicini.>> Io mi ricordai che c'era un bar russo li nei paraggi. Comprammo armi di qualsiasi genere e le nascosimo, portammo con noi anche armi da taglio che si mimetizzavano nei taschini dei pantaloni. Alle 20:35 del 1 novembre 1928 (cioè l'indomani del giorno della rapina) andammo al bar russo, non c'era nessuno tranne che 2 signori vestiti in smoking con un pezzo di carta attaccato al vestito in cui c'era scritto '' Alim Aran e Adam Anisim'' si girarono verso di noi e ripetettero le frasi scritte sulla frase '' Noi siamo l'inizio e la fine'', <<erano loro>> dissi io, ma non vedevo il tizio Agap Amoc, allora mi avvicinai subito con la mia banda e chiesimo dove era Agap Amoc e loro continuavano a ripetere ''Noi siamo l'inizio e la fine'' con un'accento russo, allora pugnalai senza pietà Adam e richiesi gridando dinuovo dove era Agap, e lui mi disse che era un uomo d'onore chiuse gli occhi e si addormentò per l'eternità, guardai con rabbia Alim e lui subito mi disse che verrà domani sera alle 22:00 in punto, io pugnalai anche lui, non dovevo avere pietà per questi mostri che uccisero i miei genitori e rovinarono la mia vita. Io e la mia banda questa volta ci rifugiammo in un cassonetto per la spazzatura anche essendo ricchi, ma lo facevamo per non farci trovare dalla polizia. L'indomani alle 22:00 andammo al bar e trovammo Agap Amoc nel retro, che seppeliva i suoi compagni. Io presi un pugnale dal taschino e pugnalai Agap alla schiena dicendogli che non doveva uccidere i miei carissimi genitori, ucciso anche lui, mi ero vendicato ma essendo onesto seppellì tutti i corpi e pregai per loro e i miei genitori. Ma c'era ancora un problema ero ricercato in tutta Sicilia e allora dovetti lasciare i miei amici per partire e andare lontano dalla Sicilia, li salutai ma non c'era molto tempo, presi un biglietto per partire e via mare mi diressi verso Chicago. Il viaggio durò all'incirca 2 giorni. Trovai i miei fratelli e andai a vivere con loro, entrai in casa, era bellissima (e lo è ancora), mi sedetti sul divano e pensai a tutti i bruttissimi momenti che passai, ma finalmente era tutto finito.

Il racconto molto bello, ma ricorda, hai sbagliato le date! Siamo nel 1940 ;)

Jayden Brooklier ha scritto:

Il racconto molto bello, ma ricorda, hai sbagliato le date! Siamo nel 1940 ;)

Bravo , bell'osservazione

Se non fosse per le date, questa narrazione sarebbe perfetta

Bella , quando si connette gli farò modificare le date.

Perfetto ,modificate le date.

Ottima narrazione, i miei complimenti.

Grazie Mr.Tempesta  :).

I miei complimenti!!!

Beh le date si possono cambiare ma va bene

Bene

Contenuto carino  (y)

Molto bello,avvincente. Però piccola nota,nel 1940 e soprattutto nel 1923 le telecamere di sicurezza non esistevano ☺️

bel racconto

Complimenti per la biografia :)